09 ottobre 2008

prova

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06 giugno 2006

Provata la Congettura di Poincaré in Geometria Algebrica?


I matematici cinesi Zhu Xiping e Cao Huaidong annunciano di aver trovato la soluzione di uno dei più grandi enigmi delle scienze esatte: la Congettura di Poincaré. Una soluzione che vale un milione di dollari poiché questo teorema è uno dei sette Millenium Prize Problems riconosciuti dal Clay Mathematics Institute di Cambridge.

La scoperta è stata pubblicata nell'edizione di giugno dell'Asian Journal of Mathematics, rivista statunitense che segue i progressi di questa scienza in Asia, dove gli accademici cinesi e indiani sono tra i più quotati del mondo. Un dettaglio non trascurabile visto che, per poter ritirare il premio, è necessario che il lavoro sia pubblicato su una rivista di settore e che non siano trovati errori per almeno due anni dalla pubblicazione.

Il padre dell'enunciato è il matematico francese Henri Poincaré. La Congettura che prende il suo nome nacque nel 1904, mentre lo studioso stava lavorando ai fondamenti di quella che poi sarà chiamata topologia algebrica. L'enunciato di Poincaré tenta di dimostrare che la sfera è il più semplice campo in cui un qualsiasi cammino chiuso possa essere contratto fino a diventare un punto (Ogni varietà chiusa n dimensionale omotopicamente equivalente alla n-sfera è omeomorfa alla n-sfera).

Da anni i matematici inseguono la soluzione della Congettura di Poincaré: Nel 1930 J.H.C. Whitehead fece il primo tentativo. Altri ne sono seguiti impegnando la comunità matematica fino a quando, nel 2000, il Clay Mathematics Institute decise di includerla nel Millennium Prize, evidenziandone l'importanza e la complessità. Nel 2002 M.J. Dunwoody propose una prima dimostrazione. Ma solo gli studi di Grigori Perelman, dell'istituto matematico di Steklov di San Pietroburgo, sembravano essere validi, insieme a quelli del matematico statunitense, Richard Hamilton (della Columbia University).

E sono proprio i nomi di questi due studiosi che appaiono nelle trecento pagine del lavoro dei matematici cinesi. Un particolare che potrebbe mettere in dubbio la paternità della soluzione, anche se l'Accademia Cinese delle Scienze difende lo studio dei due matematici: Steklov avrebbe solo stabilito le linee generali per provare la congettura, senza chiarire come risolvere l'enigma.

(La Repubblica, 5 giugno 2006)

06 aprile 2006

I conti degli Italiani a un bivio: in euro o in dollari? (americani?)

[La Vera Storia Italiana]

Circolano in questi giorni, tramite il passaparola del web, alcune interessanti missive. Una di esse dice:


".... Avete ricevuto il "libro" di Silvio? Io sì. Andate a pagina 154: c'è una serie di informazioni interessanti, tra cui quella che più mi ha colpito è la prima. E' scritto che nel 2006 il reddito medio degli Italiani è pari a 27.119 dollari, mentre nel 2001 era di 24.670 dollari. Facendo due conti, perciò, risulta che il reddito medio degli Italiani è cresciuto di circa 2.500 (2449) dollari.

Mi sono chiesto: ma perché mi danno le cifre in dollari? Io già ho difficoltà a capire le cifre in Euro, figuriamoci con la moneta di uno stato estero... E come me, anche moltissime famiglie, massaie e pensionati che hanno ricevuto il libro! Comunque, per capire meglio queste cifre, mi sono fatto un po' di conti; sono andato sul sito internet http://www.uic.it/, che è il sito dell'Ufficio Italiano dei Cambi, per tradurre le cifre in euro.

Dunque, il 22 maggio 2001 (il giorno dopo le ultime elezioni politiche), per fare un dollaro ci voleva un euro e 15 centesimi, quindi 24.670 dollari (reddito 2001) moltiplicato per 1,15 fa: 28.370,5 euro.
Poi, il 31 marzo 2006 (l'altro ieri), per fare un dollaro bastavano solo 83 centesimi di euro, quindi 27.119 dollari (reddito 2006), moltiplicato per 0,83 fa: 22.508,77 euro.

In altre parole, mi si spacciano le cifre in dollari per farmi credere che il reddito medio sia aumentato, mentre, invece, di fatto è diminuito di 5861,73 euro!!!

Ho sbagliato i conti? E se sono giusti, ti prego, diffondi questa informazione!"

Aggiungerei che ciò mostra bene come un'informazione formalmente corretta può rivelarsi alquanto fuorviante nella sostanza.


P.S. L'email ricevuta si chiude con questa citazione dal capitolo secondo del trattato Della Tirannide di Vittorio Alfieri. Oggi sembra quasi avere una connotazione di parte, ma ha forse ancora qualcosa da dirci, e può portarci a riflettere:
"COSA SIA LA TIRANNIDE
TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo."
Vittorio Alfieri, 1777

04 aprile 2006

Dallo stretto arriva energia pulita

(Il dipinto è "Illumination on the Mountain Top" di Joseph Parker )

Si chiama Kobold ed è in grado di sfruttare la velocità delle correnti marine. E’ destinata alle isole dei Paesi in via Sviluppo
Allacciata alla rete Enel una turbina che sfrutta le correnti marine

La turbina Kobold nello Stretto di Messina MESSINA – Ha il nome di un folletto buono della mitologia nordeuropea, Kobold, la prima turbina al mondo che trasforma le correnti del mare in energia elettrica, alimentando le normali utenze domestiche. Le eliche di Kobold non ruotano nei freddi mari del Nord, ma nello Stretto di Messina, dove la turbina, a partire dalla fine di marzo del 2006, è stata allacciata alla rete elettrica dell’Enel, a cui riversa circa 40 kilowatt di potenza. «In termini quantitativi è un piccolo contributo, ma è un primato mondiale, un primo passo verso lo sviluppo di un nuovo tipo di energia rinnovabile che potrà trovare applicazioni in tutte le zone costiere e insulari in cui esistono le condizioni favorevoli per sfruttare le correnti del mare, in particolare negli arcipelaghi dei Paesi in via di sviluppo ancora privi di elettricità a causa delle difficoltà di allacciamento alle reti di distribuzione nazionale», spiega l’armatore Elio Matacena, presidente della società Ponte di Archimede, ideatore di Kobold.

LE DIMENSIONI - Kobold, che ha l’aspetto di una piattaforma galleggiante di circa 10 metri di diametro, dotata di una turbina ad asse verticale con tre grandi pale immerse in acqua, è nata dall'idea di Elio Matacena di sfruttare all'incontrario un moderno propulsore navale montato sui traghetti Caronte. Posta da quasi due anni al largo di Ganzirri (a Nord di Messina) dove le correnti hanno velocità medie di 2 metri al secondo, Kobold ha dimostrato la fattibilità della conversione dell’energia meccanica in elettrica.

LA CORRENTE - Ma il suo migliore rendimento e sfruttamento non potrà realizzarsi in Italia, bensì in quei mari in cui le correnti raggiungono 8 metri al secondo e cioè negli stretti che separano le migliaia di isole remote e prive di energia elettrica dell’Indonesia, della Cina e delle Filippine. L’allacciamento di Kobold alla rete elettrica dell’Enel è stato seguito dalla firma di un accordo italo-indonesiano, presso la sede di Roma dell’Unido (l’Organizzazione per lo sviluppo industriale delle Nazioni Unite), che porterà alla realizzazione, entro il 2006, di un altro prototipo della turbina nell’isola di Selayar, a Sud di Celebes, in Indonesia.
...

I PANNELLI SOLARI - Intanto la piattaforma Kobold messinese è stata attrezzata anche con 39 pannelli solari, che la rendono una vera e propria icona dello sviluppo sostenibile in campo energetico. A chi gli chiede spiegazioni sul singolare nome della turbina, Matacena risponde in chiave storico-mitologica: “Tanti secoli fa le correnti dello Stretto di Messina erano temute al punto da alimentare il mito di Scilla e Cariddi, due mostri che inghiottivano le imbarcazioni. Oggi quelle stesse correnti possono alimentare l’energia pulita di cui ha tanto bisogno il pianeta e per farlo ho pensato di ricorrere a un folletto mitologico benefico come Kobold”.

Franco Foresta Martin
http://www.corriere.it/
02 aprile 2006

28 febbraio 2006

Un orologio-monumento per vincere il tempo


Sarà costruito nel deserto del Nevada dall'ingengere Usa Danny Hillis. Funzionerà 10 mila anni. Sono già stati preparati due prototipi.

...Quella macchina la sta realmente costruendo Danny Hillis, un ingegnere americano che vuole lasciare all'umanità di oggi, di domani e del futuro un simbolo concreto del tempo che trascorre sulla Terra, un monumento in grado di vincere i secoli come lo hanno vinto le Piramidi Egizie o il Circolo di Stonehenge. Un simile monumento per l'eternità, secondo Hillis, non poteva che essere un orologio, in grado di scandire il tempo per almeno 10.000 anni. Così si è dato subito da fare e ha fondato con l'aiuto del musicista inglese Brian Eno la Long Now Foundation attraverso la quale sta raccogliendo i fondi per l'impresa. Al momento ha già costruito due prototipi in scala. Uno di essi si trova al Museo della Scienza di Londra ed è stato chiamato Long Now Clock, il secondo è terminato da poche settimane.

Ma l'orologio vero, alto una ventina di metri, non segnerà i secondi, i minuti e le ore. Questa suddivisione infatti, è stata scelta convenzionalmente dall'uomo di oggi e non è detto che in futuro si continuerà ad utilizzare lo stesso scandire del tempo. Per questo motivo l'orologio di Hillis, come egli stesso ha dichiarato "ticchetterà una volta all'anno, sposterà la lancetta in avanti una volta al secolo e suonerà all'inizio di ogni millennio". La scelta del deserto del Nevada, dove Hillis ha già comperato un terreno, lo spiega lo stesso ingegnere: "Da un lato perché ha poco valore dal punto di vista economico ed è stabile dal punto di vista geologico, dall'altro perché è un'area della Terra che dovrebbe subire poche mutazioni legate agli eventi climatici o alle azioni dell'uomo". Per dar modo a chiunque nel futuro di comprendere che il manufatto è un orologio, esso visualizzerà il tempo attraverso un modello del cielo visibile ad occhio nudo. Il cuore dell'orologio sarà un vero computer, che come tutti i PC parlerà con un linguaggio binario, ossia con lo "zero" e l"uno". Ma a differenza dei computer oggi usati i circuiti non saranno elettronici bensì meccanici e si muoveranno attraverso leve che si apriranno e si chiuderanno con una sequenza programmata. Scandiranno con estrema precisione, ad esempio, la durata del ciclo lunare e la rotazione dei pianeti attorno al Sole. Un sistema di ruote e ingranaggi dentati sposterà le leve aggiornando in continuazione l'orologio.

Ovvio chiedersi chi darà la carica per 10.000 anni ad un simile misuratore del tempo. Hillis non ha ancora scelto definitivamente la fonte, ma non è un problema. Le variazioni di temperatura o pressione all'interno della grotta sono sufficienti ad alimentarlo. Spiega l'ingegnere: "Ci sono una grande varietà di sistemi per dargli energia, ma il mio desiderio è che la gente stessa vada a caricarlo, che non si dimentichi della sua esistenza". Il materiale? "Acciaio e pietra - dice Hillis - si usurano di meno e durano nel tempo".

( tratto da un articolo di Luigi Bignami, La Repubblica, 28 febbraio 2006)

21 febbraio 2006

Decisioni importanti? Meglio affidarsi all'inconscio.



Decisioni importanti in vista? Il vecchio consiglio di dormirci sopra sembra avere una sua fondatezza scientifica. Lo annunciano sulla rivista “Science” Ap Dijksterhuis e colleghi dell’Università di Amsterdam, nei Paesi Bassi, che hanno reclutato 80 persone per una serie di test decisionali in grado valutare quanto sia funzionale una decisione basata sulle facoltà coscienti piuttosto che su quelle inconsce. I soggetti dello studio avevano a disposizione alcune informazioni e dovevano prendere decisioni circa l’acquisto di oggetti banali come uno shampoo oppure più impegnativi come quello di un’auto. La coorte era però divisa in due gruppi: al primo veniva chiesto semplicemente di scegliere tra diversi prodotti solo in base alle informazioni disponibili; all’altro, di prendere visione delle informazioni riguardo ai prodotti e infine di prendere rapidamente una decisione sull’acquisto, ma solo dopo aver risolto alcuni rompicapo e giochi logici, in modo da tenere occupate le facoltà cognitive e da riuscire a “cogliere di sorpresa” la parte più inconscia della mente.“Ciò che abbiamo trovato – ha spiegato Dijksterhuis – è che quando la scelta era in qualche modo semplice, come l’acquisto di un paio di guanti o di uno shampoo, le persone effettuavano scelte migliori, ovvero rimanevano soddisfatte nel seguito, se si approcciavano all’informazione in modo cosciente. Nel caso invece di decisioni più complesse, come nell’acquisto di una casa, il ‘pensare troppo’ portava i soggetti a fare la scelta sbagliata. Se invece si teneva occupata la mente nella soluzione di rompicapi, la parte inconscia era in grado di considerare tutte le informazioni e di arrivare infine a decisioni complessivamente più ponderate.”

© 1999 - 2006 Le Scienze S.p.A.

11 febbraio 2006

Il Cavaliere Misterioso e la sua Carmencita



Caballero: Bambina, sei già mia. Chiudi il gas e vieni via.


Carmencita: Pazzo! L'uomo che amo è un uomo molto in vista. E' forte, è bruno e ha il baffo che conquista.


Caballero: Bambina, quell'uom son mì...



Oh yeh yeh yeh yeh yeh, oh yeh!

Carmencita: Paulista! Amore mio..

Coro: caffè caffè, caffè Paulista"

(dal Carosello del caffè Paulista, Italia, 1962)

27 gennaio 2006

Filippica Dalla Chiesa





L'intervento del senatore Nando Dalla Chiesa (Margherita) contro il disegno di legge sull'inappellabilità proposto dall'attuale maggioranza di centro-destra
(Il video)


"Bentornati senatori,
dalle feste e dai ristori,
tutti insieme per votare
la gran legge secolare,
la più urgente, la più bella
legge, sì, la legge Pecorella.

Ma quant’è curioso il mondo,
nel suo gran girare in tondo,
che fa nascere d’incanto
una legge che può tanto.

E la scrive un avvocato
per salvare il suo imputato,
che poi, caso assai moderno,
è anche capo del Governo,
mentre invece l’avvocato
è un potente deputato.

Ah, che idea stupefacente,
non si trova un precedente,
è un esempio da manuale
di cultura occidentale
che sa metter le persone
sopra la Costituzione.

E ora è bello edificante
che di voci ne sian tante,
di giuristi, ex magistrati,
di causidici, avvocati,
pronti, intrepidi, a spiegare
che la legge è da votare,
poiché vuole la dottrina
che il diritto su una china
più virtuosa scorrerà,
se la norma si farà.

Ma pensate che bellezza
per un reo, l’aver certezza
che se il giudice è impaurito
o corrotto o scimunito,
potrà dar l'assoluzione
senza alcuna sconfessione,
che il processo finirà
e un macigno calerà
sull’accusa dello Stato
e su chi subì reato.

Che trionfo, che tripudio,
e per Silvio che preludio
ad una dolce terza età,
l’assoluta impunità.

Bentornati senatori,
per la fine dei lavori;
cinque anni incominciati
coi tesori detassati,
poi vissuti con amore
a far leggi di favore:
rogatorie, suspicioni,
lodi, falsi e prescrizioni,
approvate in frenesia
e con gran democrazia,
che chi c’è non può parlare
e chi è assente può votare.

Mentre al pubblico in diretta
lui giurava: "Date retta,
se non si combina niente
sui problemi della gente
colpa è di opposizioni,
Parlamento e Commissioni!".

Bravi voi che con tempismo
combattete il comunismo,
anche se nell’ossessione
ce l’aveste una ragione:
falsa è di Marx la tesi
che lo Stato è dei borghesi;
ci insegnaste voi del Polo
che lo Stato è di uno solo.

Or votando con l’inchino
si completi il gran bottino
delle leggi personali,
questo sconcio senza eguali.

Del diritto sia mattanza.
Ma l’Italia ne ha abbastanza".



Il filmato della dichiarazione di voto di Nando Dalla Chiesa nell'articolo del Corriere della Sera del 13 Gennaio 2006 è tratto dal sito www.radioradicale.it

24 gennaio 2006

Il Cavaliere e l'ultima trincea

di MASSIMO GIANNINI
da "La Repubblica", 24 gennaio 2006

SI AVVICINA l'epilogo della temeraria avventura berlusconiana. E in un misto di arditismo e di dannunzianesimo, il Cavaliere lancia la sua ultima sfida ... leggi tutto l'articolo


(Due o tre links dal Corriere on-line che val la pena di cliccare)